Sai, qui è scesa l’altitudine
e l’aria sembra desistere dalla sua vocazione
come fosse un monito
all’incapacità di sfiorarci
vorrei fermare l’adesso
con il peso di un monolite
abbattere il tavolo bianco che ci divide
crea differenze, intarsi alla deriva
in asimmetria totale con le sponde
non chiedermi di ritorni
scortati dalla tristezza di un bisogno
che non appaga
prima ancora, d’aver pensato a quelle cose
lasciate intentate e poi riprese
perché le parole, a volte, accadono ;
come le sedie ultime di una fila
un anno bisestile
il perdurare delle piogge